Immagina di camminare tra le strade e le case di un’antica città romana, e passare una giornata tra negozi, teatri e divertimenti di duemila anni fa. Sei a Pompei! uno dei siti archeologici più importanti e visitati al mondo, patrimonio dell’UNESCO.
Pompei non è solo un sito archeologico, ma una macchina del tempo che ti permette di vivere un viaggio nel passato, alla scoperta della vita quotidiana dei Romani del 79 d.C.
Sotto il dominio romano, iniziato dall’89 a.C., Pompei conobbe un periodo di grande sviluppo economico e urbanistico. La città si arricchì di infrastrutture come l’anfiteatro, il foro, i templi, le terme e le sontuose ville. Grazie alla sua posizione strategica vicino al Golfo di Napoli, Pompei divenne un centro commerciale e culturale fiorente, frequentato dall’élite romana.
Il 24 agosto (secondo alcune fonti anche ottobre) del 79 d.C., il Vesuvio eruttò in maniera violenta, coprendo Pompei, Ercolano e altre città vicine con ceneri e lapilli. La città venne colpita in due fasi principali: nel corso delle prime ore una pioggia di lapilli pomicei bianchi e grigi si accumulò rapidamente, raggiungendo circa 3 metri di altezza.
Successivamente, ondate di flussi piroclastici composte di gas rovente e cenere, completarono la distruzione, ricoprirono la città con ulteriori 3 metri di materiale vulcanico. L’intero evento durò circa 24 ore. L’eruzione fu documentata dallo scrittore romano Plinio il Giovane, che descrisse il disastro nelle sue lettere a Tacito. La rapida diffusione dei gas tossici e le piogge di cenere, colsero di sorpresa parecchi abitanti e ne causarono il soffocamento e la loro sepoltura. Pompei rimase così congelata nel tempo, preservando edifici, strade e persino i corpi degli abitanti.
1. Il Foro di Pompei – Il cuore politico, religioso ed economico della città con i templi e gli edifici amministrativi. Qui si trovano i resti del Tempio di Giove, della Basilica e del Macellum (mercato).
2. L’Anfiteatro – uno degli anfiteatri più antichi al mondo, capace di ospitare fino a 20.000 spettatori dove nel 1972 i Pink Floyd registrarono il loro film-documentario concerto intitolato “Live at Pompeii”.
3. Le residenze nobiliari – Tra cui la Casa del Fauno e la Casa dei Vettii, una delle ville meglio conservate, appartenuta a due ricchi mercanti che la decorarono con affreschi e mosaici spettacolari.
4. Il Teatro Grande e il Teatro Piccolo: il Teatro Grande aveva un’acustica perfetta ed era usato per le rappresentazioni drammatiche. Ancora oggi, senza microfoni, chi parla sul palco può essere chiaramente udito dagli spettatori seduti più in alto. Il Teatro Piccolo, invece, serviva per spettacoli musicali.
5. Strisce pedonali e manifesti pubblicitari: le strade di Pompei avevano attraversamenti pedonali sopraelevati, realizzati con grandi blocchi di pietra, per evitare il fango e permettere il passaggio dei carri. Inoltre, sui muri si trovavano indicazioni politiche e pubblicitarie, vere e proprie antenate delle moderne campagne elettorali.
6. Un’osteria con il primo “fast food“: a Pompei sono stati scoperti numerosi “thermopolia”, antenati del moderno cibo da strada. Qui i cittadini romani potevano acquistare piatti pronti, conservati in grandi contenitori di terracotta.
7. Il Lupanare – Il famoso bordello con affreschi erotici che raccontano gli usi e costumi dell’epoca.
8. Le Terme Stabiane e l’acqua corrente: un centro termale perfettamente conservato, testimonianza dell’avanzata ingegneria romana. La città infatti era dotata di un sofisticato sistema idraulico, con fontane pubbliche, bagni termali e addirittura un sistema fognario. Alcune case di ricchi patrizi avevano anche l’acqua corrente direttamente in casa!
9. I calchi delle vittime: uno dei momenti più toccanti della visita a Pompei, che mostra la disperazione delle persone sorprese dall’eruzione visibili attraverso i calchi dei loro corpi.
Con il nostro tour guidato esclusivo, potrai esplorare ogni angolo di questa meraviglia, scoprendo i suoi segreti più affascinanti insieme a guide esperte e appassionate.
Il “rosso pompeiano” è una tonalità di rosso intenso e vivace, caratteristica degli affreschi e delle decorazioni murali ritrovate a Pompei scoperto nel XVIII secolo, durante i primi scavi archeologici. Il rosso pompeiano lo si è sempre ritenuto un colore simbolo di ricchezza, potere e passione. Veniva utilizzato per decorare le pareti delle case, dei templi e degli edifici pubblici, ma anche oggetti di uso quotidiano, come ceramiche, vasi e statue creando vivaci contrasti cromatici. Inizialmente, si riteneva che il pigmento fosse ottenuto dal cinabro, un minerale a base di mercurio.
Ma non è così, il rosso pompeiano è in realtà un color ocra.
Invece a farne un “marchio” famoso in tutto il mondo è stata una reazione chimica che ha trasformato la sua originale tinta cromatica creando il falso “rosso pompeiano”. Recenti studi del CNR hanno rivelato che la tonalità originale del rosso pompeiano era più vicina a un giallo ocra, e che il colore rosso intenso che vediamo oggi è il risultato di un’alterazione chimica sul colore originale, causato dalle alte temperature dei gas vulcanici durante l’eruzione.
Da quel 24 agosto del 79 d.C. la città rimase sepolta sotto una coltre di cenere e lapilli, proteggendo involontariamente la città dal deterioramento fino al 1592, quando l’architetto Domenico Fontana, scavando per la costruzione di un canale, trovò antiche iscrizioni e mura affrescate, ma i ritrovamenti vennero ricoperti.
La vera riscoperta di Pompei avvenne nel 1748, durante il regno di Carlo III di Borbone, re di Napoli. Gli scavi iniziarono soprattutto con l’obiettivo di trovare tesori da collezionare, piuttosto che pensare di preservare la città. A partire dal 1763, fu identificata con certezza come Pompei, grazie a un’iscrizione ritrovata tra le rovine.
Durante il Novecento gli scavi si espansero notevolmente. Vennero riportate alla luce strade, edifici pubblici, case lussuose e botteghe, offrendo un quadro dettagliato della vita quotidiana dell’epoca romana.
Oggi, gli scavi di Pompei sono tra i siti archeologici più studiati al mondo.
Il periodo migliore è tra marzo e aprile dove non è eccessivamente caldo e si può visitare in modo tranquillo e rilassante tutta l’area archeologica di Pompei. Visitare Pompei da soli può essere affascinante, ma ci sono così tante cose da scoprire ed il sito è così vasto che, se hai solo una giornata a disposizione, ti consigliamo di affidarti ad una guida esperta che ti permetterà di vivere un’esperienza straordinaria. Ti consigliamo anche di indossare scarpe comode e porta con te acqua e protezione solare, soprattutto nei mesi estivi. Puoi visitare Pompei da Roma, scegliendo un tour guidato con guida certificata e con un pullman dedicato
Esperienza immersiva: le nostre guide certificate ti condurranno attraverso le strade della città antica, spiegandoti in dettaglio la vita degli abitanti di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C.
Accesso ai punti più suggestivi: grazie alla nostra esperienza, potrai visitare i luoghi più iconici come il Foro, l’Anfiteatro, i templi di Apollo, Venere e Giove.
Storie e curiosità: scoprirai aneddoti incredibili sui graffiti lasciati dagli abitanti, sulle tecnologie avanzate dei Romani e sui calchi in gesso delle vittime dell’eruzione.
Niente stress: eviterai lunghe code e potrai goderti la visita senza preoccupazioni grazie all’organizzazione perfetta del nostro staff.
Un’esperienza su misura per tutti: il nostro tour è adatto a tutti, dai viaggiatori solitari alle famiglie con bambini, fino ai gruppi di amici e appassionati di storia. Offriamo anche pacchetti famiglia, per chi desidera un’esperienza ancora più unica.
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